giovedì 26 agosto 2010

Barcaccina - Alluvione del 14 agosto 2010

Pioggia del 14 agosto 2010 (dalle 13 alle 14) quando si allagarono di acqua e mota, la Principessa, le strade, il bosco e i giardini dietro la Barcaccina, i parcheggi del villaggio San Luigi, il villaggio Euroturist, le cucine e i seminterrati dell'Hotel "I Lecci".
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14 agosto 2010 ore 15, circa un'ora dopo la fine della pioggia
Spiaggia della Barcaccina . panoramica

Scavo provocato dall'acqua nella spiaggia della Barcaccina

Opere di sbarramento della fognatura realizzate dai concessionari e tollerate dal Comune per tentare di impedire (......idea folle.....) l'uscita dell'acqua di scolo dei terreni a monte del Villaggio San Luigi ed il conseguente scavo della spiaggia. Ma l'acqua, ovviamente, dopo avere allagato i terreni a monte, strabuzza ugualmente da tutti i buchi,

Bosco fra Principessa e Barcaccina ancora allagato dopo un'ora, a causa del restringimento della fognatura da 1000 a 400 ed a causa delle opere di sbarramento della fognatura in corrispondeza dello sbocco sulla spiaggia.
La stecconata quadrata in alto a destra delimita il pozzettone di ispezione a cielo libero in corrispondenza del giunto fra il tubo del 1000 ed il tubo del 400. Pozzettone ormai completamente riempito di mota e detriti.

CONCLUSIONI
Si possono rilevare numerose irregolarità e assurdità:

1) Fognatura (eseguita nel 2009 !!) di diametro 1000 mm che termina con diametro 400 mm (Chi l'avrà progettata e sopratutto collaudata?)

2) Concessione Balneare rilasciata sull'uscita di una fognatura che raccoglie lo scolo di decine di ettari di terreni agricoli e urbanizzati. (Se ne erano scordati?)

3) Incredibile (e direi demenziale) tentativo di tappare l'uscita di una fognatura appena realizzata, per evitare che l'acqua scavi la spiaggia disturbando gli ombrelloni. (Con il risultato di provocare ingenti allagamenti a monte senza peraltro poter impedire lo scavo della spiaggia)


lunedì 10 agosto 2009

Riprendiamo dal blog (defunto o censurato?) del PD di San Vincenzo***, alcuni impegni assunti in campagna elettorale dal sindaco nei confronti della fascia costiera in generale e della Fascia a mare di Rimigliano in particolare.

Ci associamo nell'auspicio che questi impegni siano mantenuti senza cedimenti nell'interesse di una ricchezza rara e preziosa e del bene comune dei cittadini di San Vincenzo.
Ricordiamo questi impegni:

1) NO - A Rimigliano non saranno previsti affitti di tratti di spiaggia o noleggi di attrezzature con relativi depositi. "NON SARANNO RILASCIATE NUOVE CONCESSIONI".
Come ampiamente esposto nella relazione di Accompagnamento alla Variante al Piano Strutturale, la spiaggia resterà esattamente come è sempre stata fino ad oggi, e cioè: ALLO STATO NATURALE e destinata all’ USO PUBBLICO INDIFFERENZIATO

2) SI - Le persone che andranno a popolare la fascia interna di Rimigliano, compresi i clienti del nuovo albergo, se vorranno, potranno naturalmente usufruire di Rimigliano a mare, ma lo potranno fare esattamente come ogni altro cittadino di San Vincenzo, senza alcuna attrezzatura o servizio a loro riservati.

3) NO - Non si potranno realizzare COSTRUZIONI di alcun tipo (né bar, né ristoranti, né infrastrutture, né uffici, né depositi, né servizi vari, né gazebi, ecc )
Come affermato da Biagi il 10 aprile 2009 al Bar La FontanaNON SARANNO PERMESSE NUOVE COSTRUZIONI LUNGO LA FASCIA COSTIERA”.
D'altronde, la relazione della Variante è chiarissima nel prevedere la tutela integrale della Fascia a mare, sia perché definita “INVARIANTE STRUTTURALE”, sia perché esempio rarissimo e non solo in Toscana, di area costiera sabbiosa "RIMASTA, GRAZIE ALLE POLITICHE DI TUTELA AVVIATE NEGLI ANNI ’70, PRESSOCHÉ ALLO STATO NATURALE".
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*** Le parole in maiuiscolo, fra virgolette, sono CITAZIONI LETTERALI delle parole di Biagi o della variante al Piano Strutturale per Rimigliano.

PRECISAZIONI

Affinchè in futuro non possano sorgere equivoci e malintesi che, quando si tratta di mantenere la parola data, risultano sempre estremamente sgradevoli, si riporta di seguito letteralmente quanto solennemente e pubblicamente assicurato dal Sindaco Biagi ai suoi potenziali elettori il 10 aprile 2009 nell'incontro pubblico presso il bar "La Fontana".
Come tutti i presenti ben ricordano e come letteralmente riportato sul verbale dell'incontro pubblico pubblicato sul blog (defunto) del PD nel Post del 21 aprile 2009 ***, Biagi ...... Ad una domanda sulla spiaggia ha precisato che:
"non saranno rilasciate ulteriori concessioni, né saranno permesse nuove costruzioni lungo la fascia costiera". L’obbiettivo primario di Biagi resta la salvaguardia dell’ambiente"
E' bene notare che l'esclusione di nuove concessioni balneari e di nuove costruzioni lungo la fascia costiera è stata enunciata da Biagi come un'esclusione ASSOLUTA, senza previsione di alcuna eccezione.
il senso di tali affermazioni è del tutto evidente, ed anche coerente con gli strumenti urbanistici ultimamente adottati, ma non sarà male precisarne il significato pratico:

1) Non saranno rilasciate ulteriori concessioni,
e quindi, TUTTE le attuali spiagge ancora libere rimarrano "Spiagge libere" anche in futuro.
Pertanto in tutto il Comune ed a Rimigliano in particolare non sarà possibile rilasciare nuove concessioni balneari, né esplicite, né mascherate sotto il nome di affitti, assegnazioni, autorizzazioni, licenze, permessi ecc.
2) Non saranno permesse nuove costruzioni lungo la fascia costiera
Innanzitutto va precisato che secondo il significato letterale, ma anche secondo gli strumenti legislativi regionali ed urbanistici locali, la fascia costiera consiste nell'ecosistema formato dalla spiaggia, dalla duna e dagli ambienti retrodunali estesi fino alla prima linea consolidata di urbanizzazione (strada o ferrovia).
Pertanto in tutta la fascia del Comune compresa fra il mare e la prima linea di urbanizzazione, e quindi in tutta la fascia di Rimigliano a mare fino alla via della Principessa, se si terrà fede alla parola data,

non saranno permesse:
- nuove costruzioni ad uso di bar
- nuove costruzioni ad uso di ristoro
- nuove costruzioni ad uso di deposito ombrelloni
- nuove costruzioni ad uso di servizi vari
- nuove costruzioni ad uso di gazebo
- nuove costruzioni ad uso di docce
- nuove costruzioni a qualsiasi uso destinate od adibite
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Questo è il significato delle promesse di Biagi.
Né più, né meno.
E siccome siamo tutti persone d'onore, avvezze a considerare sacra la parola data, siamo assolutamente certi che tutte le promesse saranno puntualmente mantenute.

*** Il blog del PD di San Vincenzo è stato nel frattempo terminato. Si riporta QUI il collegamento per la copia di backup del post citato


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martedì 26 agosto 2008

San Vincenzo
IL PARADISO dei CICLISTI


Sabato 30 agosto, ore 15,30. Un automobilista si distrae un attimo e tocca con una ruota i cordoli vaganti che delimitano la pista ciclabile. Subito accade il finimondo: Ruota spezzata, sbandata di cinquanta metri, cordoli proiettati in qua e in la. Non è la prima volta che succede. Per puro miracolo, anche questa volta, viene evitato un frontale con altre auto e non viene ammazzato alcun ciclista.
Fino a quando durerà la fortuna? Quanto ancora dovremo aspettare perché il Comune completi il cordolo, rendendolo continuo e fissandolo all'asfalto? nel frattempo continuiamo a fare gli scongiuri.

Resoconto di viaggio di un ciclista depresso.

Prima dell'inizio della Pista ciclabile venendo da Baratti si incontrano centinaia di macchine parcheggiate sulla destra, che occupano la carreggiata dai venti centimetri ad oltre un metro, con conseguenti gravi pericoli per ciclisti e motociclisti, costretti a deviare verso il centro della strada con il rischi di essere travolti dalle auto che sopraggiungono alle spalle.

In molti anni non si è mai visto la Polizia Municipale di San Vincenzo fare una multa a questi automobilisti criminali. Si vede che esistono direttive superiori in tal senso.
Le uniche multe vengono fatte alle due o tre auto che parcheggiano in divieto a ridosso dell'innesto di via del Lago.
Qui sopra potete osservare un'auto parcheggiata con particolare cura e rispetto degli altri. L'auto è rimasta parcheggiata così il 23 agosto per molte ore, senza subire multe da parte delle numerose pattuglie dei vigili transitate sia in moto che in macchina. L'auto sporgeva nella carreggiata di circa 1,50 metri, ma, nel tratto da via del Lago a Rimigliano 1, ve ne erano altre (circa una ventina) che sporgevano di almeno un metro.
Si chiede troppo a sollecitare la Polizia Municipale affinché provveda alla rimozione forzata delle auto di chi tiene un comportamento così clamorosamente pericoloso ? Cosa prevede il Codice della Strada e, sopratutto, cosa prevede la corretta amministrazione e il buon senso ?
All'ingresso 1 di Rimigliano inizia finalmente la pista ciclabile e per imboccarla, attraversando la strada, i ciclisti dispongono di un passaggio perdonale nuovo fiammante. Peccato che il passaggio sia pochissimo visibile fino agli ultimi cinquanta metri, non essendo segnalato in alcun modo da segnali verticali o righe di preavviso. Così le auto che viaggiano sui 100 kmh (tanto controlli non ce ne sono) lo ignorano totalmente e il pedone che ci si avventurasse, confidando nella precedenza, farebbe una pessima fine. Ma è regolare che un passaggio pedonale isolato e inaspettato in una zona boscosa, possa rimanere senza una segnalazione o un preavviso? Dove parcheggiano le macchine i panetti di calcestruzzo, non fissati all'asfalto, vengono continuamente spostati, spesso in maniera ben più vistosa e pericolosa di quanto documentato dalla foto.
In corrispondenza di Riva degli Etruschi un palo verticale di segnalazione sporge di oltre mezzo metro all'interno della pista cilabile, in attesa che un cicilsta vada a sbatterci contro
In corrispondenza dell'Euroturist un palo dell'illuminazione sporge di oltre un metro nella pista ciclabile, senza segnalazioni e protezioni. Una trappola davvero micidiale. Speriamo che il Comune metta una protezione prima che qualcuno si faccia male.
Dall'Euroturist fino al fosso delle Prigioni, circa un terzo della larghezza della pista è inutilizzabile per le caditoie affogate nell'asfalto di circa 10 cm. Chi ci casca dentro con la bici, si spacca in due. E dire che basterebbe rialzare una trentina di caditoie per risolvere il problema, con modesta spesa.

Alla fine della pista un cartello basso tondo con un freccione, attende la faccia dei ciclisti che, incrociando qualcun'altro, sono costretti a stare sulla destra. Anche qui basterebbe rialzare il cartello di circa un metro per eliminare il pericolo.
Una graditissima miglioria sarebbe inoltre quella semplicissima di dipingere in tutta la pista ciclabile una riga anche sottile e tratteggiata di mezzeria (e magari qualche freccettina direzionale) in modo da segnalare ai ciclisti ed ai podisti meno dotati intellettualmente, di occupare la corsia di destra.
Capisco che sembri impossibile, ma moltissimi utenti della pista ciclabile tengono inspiegabilmente la sinistra, o, se in gruppo, occupano decisamente tutta la larghezza della pista, rendendo difficoltosi e pericolosi, sia i sorpassi che gli incroci con chi proviene in senso contrario.

Visto che si è speso 100 per fare la pista si potrebbe spendere ancora 1 o 2 per renderla pienamente usufruibile e sicura.



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