San Vincenzo
IL PARADISO dei CICLISTI

Sabato 30 agosto, ore 15,30. Un automobilista si distrae un attimo e tocca con una ruota i cordoli vaganti che delimitano la pista ciclabile. Subito accade il finimondo: Ruota spezzata, sbandata di cinquanta metri, cordoli proiettati in qua e in la. Non è la prima volta che succede. Per puro miracolo, anche questa volta, viene evitato un frontale con altre auto e non viene ammazzato alcun ciclista.
Fino a quando durerà la fortuna? Quanto ancora dovremo aspettare perché il Comune completi il cordolo, rendendolo continuo e fissandolo all'asfalto? nel frattempo continuiamo a fare gli scongiuri.
Resoconto di viaggio di un ciclista depresso.
Prima dell'inizio della Pista ciclabile venendo da Baratti si incontrano centinaia di macchine parcheggiate sulla destra, che occupano la carreggiata dai venti centimetri ad oltre un metro, con conseguenti gravi pericoli per ciclisti e motociclisti, costretti a deviare verso il centro della strada con il rischi di essere travolti dalle auto che sopraggiungono alle spalle.
Le uniche multe vengono fatte alle due o tre auto che parcheggiano in divieto a ridosso dell'innesto di via del Lago.
Si chiede troppo a sollecitare la Polizia Municipale affinché provveda alla rimozione forzata delle auto di chi tiene un comportamento così clamorosamente pericoloso ? Cosa prevede il Codice della Strada e, sopratutto, cosa prevede la corretta amministrazione e il buon senso ?
In corrispondenza dell'Euroturist un palo dell'illuminazione sporge di oltre un metro nella pista ciclabile, senza segnalazioni e protezioni. Una trappola davvero micidiale. Speriamo che il Comune metta una protezione prima che qualcuno si faccia male.
Dall'Euroturist fino al fosso delle Prigioni, circa un terzo della larghezza della pista è inutilizzabile per le caditoie affogate nell'asfalto di circa 10 cm. Chi ci casca dentro con la bici, si spacca in due. E dire che basterebbe rialzare una trentina di caditoie per risolvere il problema, con modesta spesa.
Alla fine della pista un cartello basso tondo con un freccione, attende la faccia dei ciclisti che, incrociando qualcun'altro, sono costretti a stare sulla destra. Anche qui basterebbe rialzare il cartello di circa un metro per eliminare il pericolo. Una graditissima miglioria sarebbe inoltre quella semplicissima di dipingere in tutta la pista ciclabile una riga anche sottile e tratteggiata di mezzeria (e magari qualche freccettina direzionale) in modo da segnalare ai ciclisti ed ai podisti meno dotati intellettualmente, di occupare la corsia di destra.
Capisco che sembri impossibile, ma moltissimi utenti della pista ciclabile tengono inspiegabilmente la sinistra, o, se in gruppo, occupano decisamente tutta la larghezza della pista, rendendo difficoltosi e pericolosi, sia i sorpassi che gli incroci con chi proviene in senso contrario.
Visto che si è speso 100 per fare la pista si potrebbe spendere ancora 1 o 2 per renderla pienamente usufruibile e sicura.